Sono purtroppo frequenti i casi di cronaca in cui uno dei due coniugi, solitamente il marito, non riesce ad accettare la scelta di separazione della moglie.
Alla decisione, "perde la testa" e diventa violento, non si controlla, e modifica il suo comportamento fino ad arrivare ad uccidere la propria compagna.
Ci si chiede cosa stia alla base di queste azioni: se il troppo amore, la gelosia, l'intollerabilità della fine o la tristezza di uomini che si trovano tutto d'un tratto soli.
Questi eventi fanno riflettere sulle relazioni: come vengono vissute all'interno della coppia, quali ruoli rivestono i compagni per noi, qual'è l'importanza della loro presenza e soprattutto della loro assenza; Ci permettono poi di pensare a come vengono gestite o mal gestite e come viene affrontata la loro fine.
La società di oggi è in netto mutamento rispetto al passato, e si caratterizza sempre più e in sempre più numerosi ambiti dalla Transitorietà: di casa, di amici, di luoghi, di oggetti...
Se la mutevolezza dell'oggi da una parte è importante per il progresso e per la crescita e porta molte possibilità in più che ne fanno un tratto positivo, dall'altra parte essa è legata a braccetto con l'incertezza e il disorientamento, la paura e la mancanza di riferimenti, che la connotano negativamente dal punto di vista dei legami.
Un tempo la scelta di legarsi ad una persona era forte: la decisione di condividere la vita con un compagno o compagna aveva cioè una forte essenza etica di impegno, esclusività, totalità.
Oggi i legami si sono un pò spogliati di questo carattere "sacrale" e sono diventati più fluidi, liberi, come è il mondo che li circonda.
La reazione di fronte a questa mutevolezza può essere equilibrata,
al passo con i tempi… caratteristica di una relazione che si rinnova e cresce
velocemente, giorno per giorno.
Oppure può essere radicale: le relazioni possono essere vissute in
modo rigido senza possibilità di mutamento, tutto deve necessariamente rimanere
com’è perché il cambiamento spaventa, o al contrario possono essere vissute in
modo rigido nel senso che non c’è tentativo di investire in una relazione…: quando
ci sono i primi segni che qualcosa non và allora si cambia… il compagno/a.
Le modalità rigide di gestione delle relazioni sono quelle che
creano molta sofferenza, perché le persone che le adottano non riescono a
trovare il modo di gestire i cambiamenti, che sono vissuti come minacciosi
oppure, in un crescendo, come privativi di parti importanti di sé o di tutto il
proprio essere.
Non accettare che una compagna o moglie non voglia più una
relazione con loro porta quindi forse queste persone ad estremismi:
non per me.. non in nessun altro modo.
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