03 settembre 2013

La resilienza: nuove prospettive per guardare alle difficoltà familiari

Il concetto di resilienza  letteramente si riferisce  al  "saltare indietro, rimbalzare" (dal lat. resiliens, genit. resilientis, part. pres. di resilire).
La sua origine è legata all' ambito matematico, in ingegneria, infatti, la resilienza è la capacità di un materiale di resistere a forze impulsive.
La psicologia ha ripreso questa idea in chiave simbolica e l'ha riconsiderata rispetto ai processi mentali che si verificano quando la persona si trova ad affrontare momenti di difficoltà.
Possiamo dunque definire la resilienza "l'insieme di quelle risorse che vengono attivate dalla persona in un momento di avversità".
Inizialmente considerata una caratteristica di personalità, che porta dunque alcune persone ad essere naturalmente resilienti ed altre meno, si è poi rivelata una caratteristica che si sviluppa grazie ad una specifica modalità di considerare gli eventi critici e la crisi che ne deriva.
Secondo la prospettiva della resilienza, la crisi causata da un evento critico deve essere considerata come una sfida ma al tempo stesso come una opportunità di crescita, concezione caratteristica di alcune filosofie orientali. Vedere tali opportunità è un modo per evitare la patologia rafforzando se stessi e le proprie relazioni con gli altri.
La persona divenuta resiliente ha in primo luogo accettato la sofferenza, ha imparato a stare al suo interno, capirla, trattarla e dargli un posto nella propria storia. Successivamente è riuscita a riconoscere quali sono le proprie risorse emergenti da quella circostanza specifica di sofferenza ad usarle e a poterle riutilizzare in contesti affini, sentendosi dunque più capace di affrontare le difficoltà.
Molti studi mostrano infatti che i soggetti che vengono aiutati a diventare più resilienti riferiscono di sentirsi più forti di prima;  Proprio grazie alla difficoltà scoprono infatti risorse che prima non sapevano di possedere.
A livello familiare la resilienza si traduce nell'idea che il soggetto "famiglia" abbia intrinsecamente delle risorse nelle sue trame relazionali per affrontare le proprie difficoltà.
Le ricerche mostrano infatti che le famiglie con adolescenti altamente problematici sono in grado di essere funzionali tramite le relazioni.

"Come il salice, che è disturbato dalla tempesta ma non si rompe" F. Walsh



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